Come motivare la squadra prima di un incontro Motivare la squadra prima di un incontro non è sempre facile come si crede. Non basta dire ai propri ragazzi che l’importante è partecipare o che l’obiettivo è la vittoria a tutti i costi. Quella della motivazione pre gara è un’arte a tutti gli effetti, non tutti ne sono capaci, ma in molti possono imparare come dare la giusta motivazione. Nei seguenti passaggi vi daremo alcuni consigli su come motivare la squadra prima di un incontro, per riuscire a creare un gruppo forte ed unito.
Non importa quale sia lo sport a cui viene fatto riferimento. Calcio, basket, pallavolo o pallamano hanno tutti una cosa in comune, sono sport di squadra. E quando si parla di sport di squadra è necessario che l’allenatore, o chi per lui, sappia motivare i propri ragazzi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Perché la preparazione fisica e atletica è senza dubbio importante, ma quella psicologica e mentale è a dir poco fondamentale. Se ad esempio si è consapevoli che l’avversario è oggettivamente più forte, non bisogna comunque partire demoralizzati e già sconfitti. Siano essi più alti, più veloci o più robusti, nello sport non sempre vince il migliore. E forse è proprio questo il bello. Bisogna dunque credere nel proprio gruppo e spronarlo a dare il meglio. Molte volte infatti è la squadra “più scarsa” a uscire vittoriosa dal terreno di gioco proprio perché riesce a fare del gruppo il proprio punto di forza. È quindi fondamentale trasmettere al team la sensazione di potercela fare e non far pensare a nessuno di essere meno forte o bravo dell’avversario, un gruppo unito, molte volte, risulta essere più vincente rispetto alla squadra favorita.
Quando si cerca di motivare la propria squadra, è importante anche non parlare soltanto con il capitano o con il ragazzo più forte, la “stella” del team. La squadra è un gruppo e come tale deve essere trattata. Bisogna responsabilizzare tutti i componenti, dal primo titolare all’ultima riserva. Tutti devono essere consapevoli di poter dare una mano ai propri compagni, sia per un’intera ora di gioco, sia per appena due minuti. L’allenatore deve essere quindi bravo a distribuire equamente le responsabilità tra tutti i membri. Per evitare di comportarsi diversamente basta ricordare la regola d’oro: tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. E questo lo devono capire tutti, dall’allenatore ai giocatori. Bisogna inoltre evitare di cercare assiduamente un colpevole su cui scaricare la colpa in caso di sconfitta. Un eccesso di accanimento nei suoi confronti potrebbe essere dannoso anche per le partite seguenti, è dunque importante motivare coloro che hanno commesso degli errori, facendogli sentire una fiducia incondizionata da parte di tutto il resto del gruppo. Così facendo si incrementerà l’autostima dei membri più “deboli” e non è impossibile che da una riserva motivata, nasca un vero campione.
Come ultimo punto, è necessario imparare a gestire lo stress all’interno dello spogliatoio. Questa è forse la parte più importante, ma anche la più difficile da attuare. Risulta essere in questa fase che si vede la bravura di un allenatore e del suo staff. Tutti sono capaci di far correre per mezz’ora i propri atleti o far fare loro delle partite di allenamento. Il vero allenatore però, quello che sa fare la differenza anche da un punto di vista umano e non solo sportivo, è in queste situazioni che si vede. Ogni persona è diversa dalle altre e reagisce in maniera diversa prima di un incontro importante. C’è chi si agita e chi invece resta tranquillo, c’è chi si carica ascoltando la musica e chi dà il meglio di sé partendo dalla panchina e subentrando a gara in corso. L’allenatore, quello bravo, nel corso di una stagione ha imparato a conoscere i suoi atleti. E sa quindi motivare ognuno di loro nel migliore dei modi. Incitare il gruppo non deve essere fatto solo nei minuti che precedono la partita, ma deve essere fatto durante tutta la settimana, senza trascurare nessuno, il gruppo crescerà gradualmente ed acquisirà sempre più autostima e consapevolezza dei propri mezzi. Ricordate di dare la carica alla squadra anche durante l’intervallo di una partita, soprattutto se vi troverete in svantaggio.